De Zerbi tende la mano a Rabiot: possibile riavvicinamento al Marsiglia

Dopo la sospensione e l’inserimento nella lista cessioni, il tecnico italiano apre alla riconciliazione con il centrocampista francese

Il caso Rabiot al Marsiglia potrebbe avere un epilogo inaspettato. Quello che sembrava un addio definitivo tra il club francese e il centrocampista ex Juventus si sta trasformando in un possibile riavvicinamento, grazie al cambio di rotta di Roberto De Zerbi che dopo la convincente vittoria per 5-2 sul Paris FC ha aperto uno spiraglio per il reintegro del giocatore nella rosa. Una situazione che solo pochi giorni fa appariva irrecuperabile ora potrebbe risolversi con un clamoroso dietrofront.

La vicenda ha tenuto banco nelle ultime settimane in Francia, catalizzando l’attenzione dei media e dei tifosi marsigliesi, divisi tra chi vorrebbe dare una seconda chance al giocatore e chi invece ne chiede la cessione immediata per tutelare l’armonia dello spogliatoio.

La genesi del conflitto: la rissa di Rennes

L’origine della frattura risale alla prima giornata di campionato. Dopo la sconfitta subita a Rennes, negli spogliatoi sarebbe scoppiata una violenta lite tra Rabiot e il compagno Rowe, con i due venuti alle mani prima che staff e compagni riuscissero a separarli. Un episodio definito di “violenza inaudita” dal presidente Pablo Longoria, che insieme al direttore sportivo Medhi Benatia e all’allenatore De Zerbi aveva optato per la sospensione immediata di entrambi i calciatori.

Secondo quanto trapelato, De Zerbi considerava il provvedimento come temporaneo, in attesa che i due protagonisti della rissa presentassero le proprie scuse. Ma mentre Rowe ha rapidamente fatto ammenda (per poi essere ceduto al Bologna), da parte di Rabiot queste scuse sarebbero arrivate troppo tardi o, secondo alcune fonti, non sarebbero mai state formalmente espresse.

La vicenda si è ulteriormente complicata quando il ritorno di 1win Italia ha coinciso con l’ingresso sulla scena di Véronique Rabiot, madre e agente del calciatore, che ha attaccato pubblicamente la dirigenza e lo staff tecnico del Marsiglia, accusandoli di ipocrisia e di aver tradito il figlio.

La posizione del club e la questione contrattuale

A seguito di questi eventi, la dirigenza del Marsiglia ha deciso di inserire Rabiot nella lista dei cedibili. Con un contratto in scadenza a giugno 2025 e il rifiuto del calciatore di accettare le proposte di rinnovo presentate dal club, la cessione sembrava l’unica soluzione per evitare di perdere il giocatore a parametro zero tra meno di un anno.

Questa situazione contrattuale ha certamente influito sulla rigidità mostrata dalla dirigenza marsigliese, che ha visto nell’episodio della rissa un’opportunità per accelerare la separazione da un calciatore che appariva già con un piede fuori dal club.

I tifosi delle squadre turche seguono con interesse questa vicenda, considerando che diversi club della Super Lig potrebbero inserirsi nella corsa per il centrocampista francese, come evidenziato in un approfondimento sul calcio turco che illustra come i club di Istanbul stiano monitorando con attenzione talenti internazionali in situazioni contrattuali vantaggiose.

Il cambio di rotta di De Zerbi

La svolta è arrivata dopo la vittoria del Marsiglia contro il Paris FC. Nonostante prima della partita avesse confermato la giustezza dell’esclusione di Rabiot, a sorpresa nel post-gara De Zerbi ha aperto alla possibilità di una riconciliazione: “Non ho ancora parlato con Longoria e Benatia, ma anche se Rabiot ha commesso un errore, spero si possa riparare”.

Il tecnico italiano ha poi aggiunto: “Anche per il tipo di persona che è, e non solo per il giocatore. Non chiudo la porta a nessuno, ma non sono il solo a decidere. Tendo la mano a tutti e sono pronto a fare tutto il possibile, sul piano umano ancora prima che calcistico”.

Parole significative che denotano come De Zerbi stia cercando di mediare tra le esigenze tecniche della squadra – che perderebbe un centrocampista di livello internazionale – e le posizioni della dirigenza, probabilmente più propensa a voltare pagina.

Il silenzio di Rabiot e gli scenari futuri

In questo intricato scenario, l’unico a rimanere in silenzio è proprio il principale protagonista. Adrien Rabiot non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sull’accaduto, mantenendo un profilo basso che potrebbe essere interpretato sia come strategia attendista sia come segno di riflessione su quanto avvenuto.

La posizione del calciatore sarà determinante per l’evoluzione della vicenda. Un suo passo verso il club, magari con scuse formali e la disponibilità a discutere un rinnovo contrattuale, potrebbe effettivamente aprire la strada al reintegro auspicato da De Zerbi.

D’altra parte, il tempo stringe: con la chiusura del mercato estivo ormai prossima, le varie parti dovranno prendere decisioni definitive nei prossimi giorni. Rabiot potrebbe ritrovarsi reintegrato in rosa oppure essere ceduto in extremis, con diversi club europei (tra cui alcune squadre italiane) che seguono con interesse gli sviluppi della situazione.

Lo psicodramma marsigliese, come è stato definito dai media francesi, potrebbe quindi concludersi con un inaspettato lieto fine o con una separazione definitiva. Mentre il silenzio di Rabiot pesa come un macigno, la mano tesa di De Zerbi rappresenta un segnale importante che potrebbe cambiare le sorti di questa intricata vicenda.

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