
La Ferrari attraversa giorni di forti contrasti tra innovazione e mercato
La Ferrari sta vivendo un momento storico, tra l’annuncio della sua prima auto elettrica e le reazioni contrastanti dei mercati finanziari. A Maranello è stata presentata una vettura da oltre 1.000 cavalli, destinata a segnare l’ingresso ufficiale del Cavallino Rampante nel futuro a batteria. Potenza, design esclusivo e suono unico testimoniano la volontà di coniugare tradizione e tecnologia, mantenendo intatto il DNA sportivo del marchio. Tuttavia, l’entusiasmo non ha contagiato la Borsa, dove il titolo ha subito un brusco calo dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2030. Gli analisti sono divisi tra chi sottolinea la prudenza delle previsioni finanziarie e chi, invece, riconosce che Ferrari resta un punto di riferimento mondiale nel lusso e nella mobilità sportiva del futuro (come mostrato sul sito ufficiale di 1Bet dove le quote F1 sono sempre superseguite).
Il piano industriale al 2030 e le reazioni dei mercati
Dopo il crollo in Borsa del 15% seguito all’annuncio del piano industriale al 2030, la Ferrari ha tentato un parziale recupero, ma gli investitori restano cauti. Il piano, illustrato dall’amministratore delegato Benedetto Vigna, prevede una crescita più graduale, con ricavi stimati intorno ai 9 miliardi di euro e margine operativo superiore al 40%, valori comunque inferiori alle attese del mercato.
Le reazioni degli analisti sono contrastanti. Equita interpreta il piano come un segnale di coerenza e stabilità, ma prevede un necessario taglio delle stime di consensus. Banca Akros ha abbassato il target price a 350 euro, evidenziando che una crescita più bassa comporta valutazioni più contenute. Al contrario, Jefferies ritiene eccessiva la correzione del titolo, ricordando come Ferrari abbia spesso superato previsioni prudenti in passato. HSBC conferma un giudizio positivo, definendo il piano “conservativo ma solido” e prospettando un possibile rialzo del 17%. Oddo Bhf resta ottimista, convinta che gli obiettivi fissati verranno superati prima della scadenza.
Tradizione e transizione: il ruolo del motore termico
Sul fronte tecnologico, Ferrari ha ridotto la quota di elettrico prevista al 2030 dal 40% al 20%, mantenendo il motore termico al centro della gamma. Questa scelta strategica riflette la volontà di preservare l’equilibrio tra tradizione e innovazione, evitando promesse troppo aggressive. La Ferrari continua così a proteggere il suo posizionamento nel segmento del lusso, puntando sulla scarsità dei modelli e sul valore percepito del brand.
La Ferrari Elettrica: caratteristiche e design
Ferrari ha svelato i primi dettagli della sua prima auto elettrica, la “Elettrica”, che segna una tappa cruciale nella storia della casa modenese. Presentata durante il Capital Market Day, la vettura sarà rivelata in tre fasi fino al 2026, quando inizieranno le consegne. Come riportano Corriere Motori e Wired, l’auto nasce con l’obiettivo di combinare rigore tecnologico, design creativo e artigianalità italiana, senza snaturare l’identità del Cavallino.
La vettura sarà una quattro porte da oltre 1.000 cavalli, capace di raggiungere i 310 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi, grazie a quattro motori elettrici indipendenti, due per asse, alimentati da una batteria da 122 kWh. L’autonomia stimata è di 530 km, con ricarica ultra-rapida fino a 350 kW. La produzione avverrà nell’innovativo e-building di Maranello, progettato da Mario Cucinella, dove motori, inverter e batterie sono realizzati internamente, ad eccezione delle celle fornite dalla coreana SK On. La batteria sarà modulare, con 15 unità sostituibili per garantire longevità e sostenibilità.
Design, interni e suono distintivo
Il design, ancora top secret, è curato dalla LoveFrom di Jony Ive, ex direttore creativo di Apple, a testimonianza dell’impegno a fondere estetica e innovazione. Gli interni, sempre firmati da Ive, saranno mostrati nel 2026. Ferrari promette una vettura versatile, adatta a un uso quotidiano senza rinunciare a emozioni di guida autentiche.
Il suono, affidato ad Antonio Palermo, amplifica quello reale dei motori elettrici, evitando rumori sintetici e simulati. Grazie all’e-Manettino e a cinque livelli di potenza e frenata rigenerativa, il guidatore potrà personalizzare l’esperienza di guida, mentre il sistema di sospensioni attive e il controllo individuale delle ruote migliorano dinamica e stabilità, offrendo una sensazione di leggerezza nonostante i 2.300 kg della vettura.
Ferrari nel contesto competitivo
In un contesto di rallentamento dei concorrenti — Lamborghini, Porsche, Bentley e Maserati — Ferrari si muove con prudenza ma fiducia. L’Elettrica non sarà una supercar tradizionale, ma una nuova interpretazione del lusso sportivo, pensata per un pubblico esigente. Il prezzo stimato supererà i 500.000 euro, ma il brand continua a puntare su qualità, esclusività e innovazione.
Nonostante le sfide e la pressione dei mercati, Ferrari mantiene una posizione solida, dimostrando come sia possibile coniugare innovazione, trading finanziario, esperienza ingegneristica e rispetto della tradizione, puntando su prodotti iconici e un brand capace di sfidare il futuro senza rinunciare alla propria storia.
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